La contrapposizione fra il Bene ed il Male è diventato il rapporto fra PIL e debito pubblico. Abbiamo ridotto gli Uomini a merci e l’Umanità ad un mercato nel quale conta più la ricchezza che la dignità, il tutto condito da un “andratuttobene” falsamente ottimistico.

Caro Ottimismo, ti scrivo in questi giorni drammatici nei quali siamo tutti chiusi in casa a difenderci dal virus per dirti che, grazie, ma tu non mi servi.
Niente di personale, ci saranno giorni nei quali forse avrò nuovamente bisogno di te ma voglio spiegarti perché, arrivo a dire, in questo periodo potresti essere addirittura dannoso.
Iniziamo a dire chi sei. In filosofia l’ottimismo è, in sintesi, la concezione secondo la quale tutto quello che esiste è bene proprio in quanto esiste. Da qui per estensione si considera ottimista chi considera la vita prevalentemente o esclusivamente in una prospettiva positiva, l’inclinazione quindi a provare sentimenti di fiducia e di speranza.
Fiducia e speranza, ecco perché Giovanni Gentile, filosofo, pedagogista e politico italiano, di te scriveva: L’ottimismo e il pessimismo sono due dottrine false perché costruite sopra… astrattezze.
Ho citato Gentile, un filosofo, per dirti che quello che serve all’umanità è una cosa molto più importante di te, è la filosofia.
La fiducia, la speranza, il pensiero positivo sono tutte parole e concetti bellissimi, che invitano al sorriso, a guardare al futuro con uno sguardo carico di desiderio. Benvenuto futuro dice l’ottimista, ti aspetto a braccia aperte.
Ma quale futuro, il futuro di quale tempo?
Perché vedi, caro Ottimismo se ti penso in tempi lunghi o lunghissimi, in un lontano futuro posso essere d’accordo con te. La storia proseguirà e come oggi stiamo decisamente meglio di 100 o 1.000 anni fa, così in un futuro altrettanto lontano i nostri figli, nipoti e posteri staranno meglio di noi in un modo che oggi non immaginiamo.
Ma se guardiamo all’oggi e al domani. Alla vita reale dei prossimi anni non c’è niente per cui sorridere. Non so se lo sai ma nel mondo ci sono famiglie che non arrivavano alla fine del mese, famiglie che oggi, Pasqua 2020, non hanno proprio più i soldi e non sanno come fare a guadagnarne.
Capisci perché sei dannoso in questo periodo? Perché la tua faccia oscura è il #andratuttobene, è il “le probabilità che il contagio si scateni in Italia sono pari a zero”, sono il “siamo pronti ad ogni emergenza”. La tua faccia oscura caro ottimismo è il non fare nulla sperando che le cose, in qualche modo, si sistemino. Beh ti do una notizia, le cose da sole non si sistemano mai.
Questo periodo è caratterizzato dalla convergenza di due grosse crisi, quella sanitaria dovuta al diffondersi del Coronavirus e quella economica esplosa ed aggravata dalla pandemia. L’una alimenta ed aggrava l’altra creando una terribile crisi mondiale.
Come nel caso di molti altri virus, anche il SARS-CoV-2 avrebbe origine animale, in particolare dai pipistrelli, e sarebbe arrivato all’uomo con un salto di specie consentito dal pangolino, una specie di formichiere. È una modalità di trasmissione nota: anche la SARS, sempre derivata dai pipistrelli, avrebbe effettuato il salto di specie attraverso un piccolo carnivoro, lo zibetto. Si tratta di “serbatoi virali” che consentono a un virus di passare dalla sfera animale a quella umana.
Questo è il primo elemento importante: un grande numero di virus che ci fanno stare male vengono dagli animali. È qui che entra in gioco il mercato di Wuhan, in Cina.
Secondo le autorità cinesi qui si sarebbe sviluppato il primo focolaio del nuovo virus poi diffusosi in tutta la regione dell’Hubei e infine nel mondo. In questo, come in altri mercati asiatici, i due animali, pipistrello e pangolino sono considerati delle prelibatezze e nonostante siano anche delle specie a rischio estinzione, vengono commercializzati in condizioni igieniche che per i nostri standard sono considerate assurde.
Noi umani non ci rendiamo più conto di far parte della Natura, di essere oggetto e soggetto di complicatissime interazioni fra specie. Sembra che esistiamo noi e poi, a lato, in una sorta di universo parallelo, il resto della natura. Non è così. Strano doverlo affermare ma sembra che lo scordiamo.
Se il virus si è trasmesso all’uomo a causa di suoi comportamenti, altrettanto è successo per la sua diffusione. Non voglio fare qui il processo, ma se non eravamo pronti a far pronte ad una possibile epidemia, se il sistema sanitario nostro e del resto del mondo, il nostro più di altri, è perché eravamo ottimisti.
Sai cosa ci è mancato? Ci è mancata una tua vecchia conoscenza, una che tu snobbi, una che ti sembra noiosa, una che quando parla ti fa alzare gli occhi al cielo… è lei, la Preoccupazione!
La preoccupazione è quella condizione nella quale mi “pre-occupo”, mi occupo prima, e cioè faccio in modo di prevenire gli eventi futuri o di predeterminarli. Capisci caro Ottimismo? Ieri, negli scorsi anni, serviva questo, preoccuparsi delle cose, prevedere, prendere provvedimenti.
Ecco, oggi, per il domani, voglio al mio fianco lei la cara, prudente, Preoccupazione. Insieme a lei voglio chiamare a me Amore, perché preoccuparsi con Amore significa prendersi cura. L’Amore evita che la preoccupazione diventi fine a se stessa, che inquini il cervello. Preoccuparsi con Amore comporta chiedersi in ogni momento… cosa posso fare perché questa cosa vada per il meglio? Perché questa persona, gruppo, umanità abbia quello che desidera, o sia messa nelle condizioni per ottenerlo?
Però sai, i tempi sono veramente duri e le sfide che ci aspettano sono di quelle da far tremare i polsi e le vene… e, credo che ormai tu lo abbia capito, quello che serve in questi tempi è una vera e propria squadra. Insieme a Prudenza e Amore serve un altro componente. Serve lei, quella che ti fa alzare al mattino prima dell’alba, quando tutti dormono, per andare ad allenarti per lo sport che ami, quella che ti fa fare sempre un passo in più rispetto a quello che ti è stato chiesto, quella che ti fa combattere le battaglie che sembrano perse in partenza. Lei, Volontà, quella forza che trasforma i sogni in Visioni.
Ma andiamo in profondità. Cosa c’entra la filosofia in tutto questo? C’entra perché nel mondo c’è sempre più disparità e oggi ci accorgiamo drammaticamente che abbiamo trascurato la sanità, l’istruzione, la ricerca scientifica, e soprattutto nel mondo non esiste equità nel dare a tutti le stesse possibilità. Se tutto questo è vero è perché abbiamo consentito prima all’economia, figlia degenere della filosofia e poi alla finanza, figlia bastarda dell’economia, di trasformare il mondo in modelli matematici trascurando i modelli normativi. Abbiamo pensato che il benessere corrispondesse alla ricchezza.
Economia e finanza basano le loro analisi su parametri rozzi, più pericolosi che inutili, come il PIL, l’indice che misura la ricchezza di un Paese. Ma gli economisti e men che meno i finanzieri, non hanno gli strumenti culturali per occuparsi seriamente delle nozioni chiave che riguardano l’Uomo, che invece sono ben trattate dai filosofi. La natura della libertà, del benessere, della felicità. I concetti di desiderio, preferenza, emozione.
Il PIL non tiene conto delle disuguaglianze, anzi le incentiva, predilige le economie di scala, la delocalizzazione, la riduzione dei salari, il lavoro sottopagato.
In questo contesto sanità, scuola, cultura, assistenza ai deboli sono costi! Questo spiega come un evento legato al fatto che noi umani facciamo parte della Natura ci pieghi e ci faccia contare i morti.
La domanda filosofica del rapporto fra il Bene e il Male è diventata il rapporto fra PIL e debito pubblico. Il premio Nobel Paul Krugman ed altri ritengono che l’inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione possa portare alla dissoluzione del welfare state.
Partiamo da un presupposto. L’economia è una scienza che studia il comportamento e che quindi ha necessariamente una relazione con l’etica, ossia con quell’area del sapere filosofico che si occupa dei fini dell’azione umana e appunto del comportamento umano. Sai cosa è successo? Che con la scuola monetarista (o scuola di Chicago), che si originò nel secondo dopoguerra dalle teorie liberiste di Milton Friedman, e la scuola austriaca (von Mises e von Hayek), lo dico con una metafora, il Sole ha smesso di essere al centro del nostro sistema solare.
Il Sole è l’Umanità, la Terra l’economia, la Luna la finanza.

Le proporzioni sono quelle dell’immagine precedente e sì, la Luna nemmeno si vede!
Come sai la Terra/economia ruota intorno al Sole/umanità, la Luna/finanza ruota intorno alla Terra/economia e le forze che regolano e rendono perfetto questo sistema è la Politica.
Oggi il capitalismo selvaggio, il cosiddetto turbocapitalismo, vuole costringere politica, economia e umanità a ruotare intorno alla Luna/finanza spostando l’attenzione dal valore delle libertà a quello delle utilità, dei redditi, della ricchezza.
Il livello di reddito della popolazione è certamente importante tuttavia spesso non è un indicatore adeguato di aspetti fondamentali come la libertà, la salute, il lavoro dignitoso, la possibilità di vivere in una comunità pacifica e libera dal crimine.
Ho un sogno caro Ottimismo che probabilmente non vedrò realizzato ma verso il quale vedo la transizione in atto, lo stabilirsi di un Nuovo Umanesimo, di una società che non si basi sul reddito ma sulle “capacità” dei cittadini. Un sistema nel quale esistano le condizioni per poter sviluppare appieno le proprie abilità in un contesto che permetta effettivamente di utilizzarle.
Un sogno nel quale la filosofia salverà il mondo rimettendo la dignità dell’essere umano, al suo posto, nel Sole, al centro del nostro sistema di valori e riporterà economia e finanza al loro ruolo di pianeta e satellite. Per questo mi servono Preoccupazione, Volontà e Amore.
Se questa che io chiamo Visione, ovvero l’irremovibile certezza nelle cose ancora non manifeste si chiama Ottimismo, allora, in questo senso, ci sei anche tu.
Benvenuto a bordo.